Tempi maturi

Di Allegra de Mandato con Emanuele Arrigazzi

21SAB 16:00

ACCADEMIA DI COMUNICAZIONE

Via Savona, 112/A

Spettacolo e piccolo buffet. Contributo raccomandato almeno 5 euro a testa.
Consigliamo la prenotazione. 15 minuti prima sarà possibile entrare senza prenotazione fino a esaurimento posti.

Un monologo che racconta una vita. Realtà e finzione che s’intersecano. Il mondo dello sport e la nostra storia contemporanea. La paura di non farcela e le scorciatoie. Una performance in bilico su dei rulli liberi, il rischio di cadere è costante, la metafora si fa carne.

Una pedalata di un’ora per raccontare un pezzo di vita, la vita di un attore tra autobiografia e invenzione, la vita dei personaggi che s’intersecano a lui.
Un’ora in bilico sui rulli, si pedala davvero in questo spettacolo, rulli sono “liberi”, per cui il rischio di cadere c’è, è nella vita del nostro personaggio, tra sogni, aspirazioni, delusioni, amori e sconfitte sportive,
professionali e non solo.
Una performance quasi circense con in scena solo tre elementi: un attore, due rulli da ciclista e una bicicletta. É indispensabile mantenere il ritmo e l’equilibrio, nelle parole e nelle pedalate, tra alti e bassi, un equilibrio che a
volte si fa sentire con la fatica e il sudore. Lo sforzo è reale e lo spettacolo diventa anche una prova atletica, lo sport è un altro dei temi presenti, si racconta come sia uno sfogo ma anche una metafora dell’esistenza stessa e lo si racconta mostrandolo davvero, senza mai potersi fermare, perché sui rulli liberi, se ti fermi cadi.
Un monologo che cerca in un’ora di raccontare gli eventi più emblematici della vita del protagonista che forse sono gli stessi per tutti noi, parla di quello che conosciamo, di come la vita abbia uno strano modo per metterci
alla prova e come sia sempre agrodolce e sorprendente. Una cosa, dolce, ridicola e a tratti crudele, ma sempre degna di essere vissuta. Emanuele Arrigazzi porta al limite la sua recitazione rendendola una “volata”,
si segue con l’adrenalina e le palpitazioni con cui si segue un evento sportivo ma con l’emozione e l’empatia di una storia che ci riguarda tutti.

INFO AUTORE

Emanuele Arrigazzi e Allegra de Mandato, sono rispettivamente attore e drammaturga, li unisce una collaborazione che parte nel 2006 e continua tutt’oggi, li unisce un amore fortissimo per le storie e per il tentativo di sinergia tra i linguaggi, hanno una formazione teatrale, letteraria e cinematografica che gli permette di creare progetti che vadano ad unire una multilinearità e di entrare in linguaggi diversi. Collaborano stabilmente con La casa degli alfieri e dirigono il festival teatrale “Il borgo delle storie” a Garbagna (AL)giunto alla terza edizione.

Allegra de Mandato Drammaturga e sceneggiatrice, si laurea in Lettere Moderne all’Università di Bologna e, nel biennio 2006-07, frequenta il Master della Regione Emilia Romagna in Drammaturgia per le performings arts “LUS”, diretto da Marco Muller. Nel 2007 è tra i selezionati del Corso di Alta Formazione per Sceneggiatori “Rai Script”. Scrive spettacoli teatrali, tuttora in distribuzione, come appunto TEMPI MATURI, PUÒ UNA BICICLETTA VOLARE? (produzione 2015-16 della Casa degli alfieri) e STOCCOLMA e BUONI PROPOSITI .Oltre a essere drammaturga e dramaturg, è anche sceneggiatrice di documentari e lungometraggi (IL MARE CHE NON MI ASPETTAVO, in programmazione su Sky) e fa parte del gruppo di drammaturghi “CRISI”, coordinato da Fausto Paravidino, e di quello del progetto “Menzogna” di Antonio Latella.

Emanuele Arrigazzi: Attore diplomato all’accademia dei filodrammatici ha lavorato tra gli altri con Bruno Fornasari.Verner Waas, Manuela Cherubini, Corrado D’Elia, Patrick Caputo, Fabrizio Parenti, Nenad Prokic, Massimo Navone, Alberto Giusta, Giancarlo Zanetti, Ugo Gregoretti,
Al cinema e in televisione ha lavorato con Pierfrancesco Favino, Edoardo Gabbriellini, Luca Barbareschi, Claudio Bonivento, Alberto Negrin, Massimo Venier...Come regista firma i suoi monologhi Groppi d’amore nella scuraglia di Tiziano Scarpa, il poema dei lunatici di Ermanno Cavazzoni, Il mio doping, monologhi di teatro di narrazione.