Spettacolo e piccolo buffet. Contributo raccomandato almeno 5 euro a testa.
Consigliamo la prenotazione. 15 minuti prima sarà possibile entrare senza prenotazione fino a esaurimento posti.
Mirella, ad un certo punto, ha fermato il tempo: ha detto "cresci", ha detto "basta", ha detto "non abbiamo più un futuro". L’adolescente di quarant’anni che ha ascoltato queste sentenze inizia a sentirsi quindi solo, smarrito e in pigiama, a vivere un interminabile presente senza più un futuro, in cui ha un sacco di tempo per capire come non sentirsi più solo, smarrito e togliersi il pigia... no, il pigiama è comodo, elegante, indubbiamente da sera, perfetto per convincere gli alieni, che eventualmente potrebbero venire a fargli visita, a portarlo via.
Ma vivere un presente senza futuro significa davvero essere condannato a non crescere? Diventare uomo significa rinunciare al gioco e alla fantasia? "Estro o non Estro? Fantasia o Serietà?" È questa la Verità da accettare? Ma cosa è Vero: Ciò che è vero vero o ciò in cui si crede?
È poi così vero che non si è mai dato da fare, come dice Mirella? Lui è convinto che ha provato a smuovere le cose e che ha cercato il suo posto nel mondo, ovunque, perfino dietro i mobili di casa e nei posti più impensabili, ma non l'ha trovato.
E poi come funziona l'amore: È regolato dalle leggi di Coulomb in cui negativo e positivo si attraggono? Lei sempre seria seria, anzi seriosa, lui infantile e giocoso: dovrebbero attrarsi!
E ancora: Il vicino di casa è posseduto dal demonio? Gli alieni esistono? Lui ci crede, anche se le prove che si fornisce sono frutto della sua immaginazione, quindi vere, anche se non vere vere.
Insomma, in questa inerzia, in questa inquieta tranquillità e reclusione domestica, un normalissimo essere umano, indossando il suo comodo pigiama, innesca un vorticoso, inarrestabile e impacciato susseguirsi di riflessioni, confessioni, possessioni e canzoni, alla ricerca di come sia arrivato ad avere paura di tutto e tutti, provando a cercare un modo per non farsi più prendere dal Panico.
In un’ora circa, Luca Avagliano mette in scena una quantità strabiliante di personaggi in un incontenibile flusso di incoscienza alla ricerca di... un senso, spaziando dalla sbilenca voglia di poesia agli sbiaditi ricordi del catechismo, dal conforto che può dare la scienza e il metodo empirico, alla saggezza dei detti popolari, affrontando psicanalisi ed equitazione, interrogandosi sull’amore e... gli alieni, forse unica speranza per potersi proiettare in un futuro migliore o, forse, semplicemente in un futuro, anche se, restando fermi immobili nell’attesa di un salvifico raggio traente, è facile che il tempo passi senza riuscire ad accorgersene, in preda di Ansia e Panico.
Magari basterebbe iniziare a correre per non farsi prendere, così che, uscendo di casa, ci si potrebbe anche accorgere di non essere poi così soli nell’universo.
Ironicamente questo spettacolo, su un piccolo omino in pigiama confinato nel suo appartamento per anni, si conclude con un’ultima data proprio pochi giorni prima di un lockdown generale, dal quale, tra le altre cose, c’era stato il proposito di uscirne migliori! A distanza di qualche anno, NIENTE PANICO, torna in scena in quel di Milano, per affrontare le stesse identiche paure!
INFO AUTORE
Dopo una formazione eterogenea, Luca Avagliano si muove nel mondo dello spettacolo come attore, regista e autore. Si è diplomato presso l'Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D'Amico. Durante il suo percorso, ha esplorato la Commedia dell'Arte e l'Improvvisazione Teatrale, e ha avuto la fortuna e l'opportunità di studiare con maestri del calibro di Anna Marchesini, Paolo Rossi e Danio Manfredini.
Recentemente, ha partecipato a produzioni teatrali di successo come "Walking Thérapie" prodotto dal Teatro di Rifredi e La Pergola di Firenze, sotto la direzione di Nycholas Buysse e Fabio Zenoni del Teatro Nazionale Belga. Nel corso della sua carriera, ha collaborato con rinomati registi e compagnie teatrali, tra cui M. Scaparro, TKC Company, Barbara Nativi, Renata Palminiello e Kanterstrasse.
In ambito televisivo, ha recitato in diverse serie, tra cui "Doc", "Don Matteo", "Imma Tataranni" e, a breve, "Il Maresciallo Fenoglio". Ha anche conquistato il grande schermo con film di successo come "La Befana vien di notte", "Il Tuttofare", "Sono Tornato", "Lasciati Andare", "Ci vediamo domani" e "Dieci inverni". Ha ricevuto, come sceneggiatore, il premio Solinas 2021 insieme a Gregory Eve per il progetto di serie "L’Effetto Dorothy", un finto documentario che esplora in chiave di commedia il mondo dei ricercatori universitari. La puntata pilota di questa serie è stata recentissimamente prodotta da Rai.