Cuttuni e lamé - Trame streuse di una canta storie
di e con Eleonora Bordonaro e Puccio Castrogiovanni
Spettacolo e piccolo buffet. Contributo raccomandato almeno 5 euro a testa.
Consigliamo la prenotazione. 15 minuti prima sarà possibile entrare senza prenotazione fino a esaurimento posti.
Streuse vuol dire bizzarre, originali.
Canta storie perché vengo da Paternò
che in Sicilia è il paese dei cantastorie, quelli che,
con la chitarra e il cartellone, andavano in giro per le piazze e il tetto dell’auto era il loro palco.
Storie di donne libere e coraggiose, sfrontate, autoironiche e spirituali. Divertenti.
Una Sicilia inedita che è metafora del mondo.
La voce, accompagnata da fisarmonica, marranzani, chitarra, tamburi, si snoda attraverso i brani come i quadri di una canta storie che riempie il suono di sfumature popolari, blues, manouche, latine e di mille trame originali, antiche, streuse.
Nel racconto teatrale, tecnica ed estemporaneità si alternano. Le storie cantate sono condivise con il pubblico con efficacia e leggerezza. Le lingue, il siciliano e il gallo-italico vengono rese di facile comprensione attraverso aneddoti e racconti che restituiscono figure indimenticabili che irridono i pregiudizi e cercano la strada del proprio desiderio.
Una voce intensa ed espressiva e un linguaggio ricco di storia e suggestioni, ricercato, sfrontato e raffinatissimo, che include un omaggio al misterioso Gallo-Italico di San Fratello, in provincia di Messina.
Si tratta del Lombardo di Sicilia, fusione di lombardo, piemontese, ligure e provenzale. Dialetti del nord che, uniti, risuonano ancora in Sicilia a più di mille anni dall’arrivo nell’isola dei primi coloni al tempo dei Normanni.
Cuttuni e lamé, il lavoro discografico che sottende lo spettacolo, è nato ai piedi dell’Etna nel 2017. Realizzato insieme al polistrumentista e compositore Puccio Castrogiovanni che ne ha curato la produzione artistica, prodotto dall’etichetta romana Finisterre, vanta la collaborazione di alcuni dei musicisti siciliani più rappresentativi dell'isola: da Alfio Antico allo storico gruppo de I Lautari.
C'e musica, teatro, una naturale empatia con il pubblico, ricerca profonda e amore per le radici e voglia di sperimentare strade nuove con strumenti antichi.
INFO AUTORE
Eleonora Bordonaro
Cantautrice, interprete e ricercatrice siciliana, si occupa di musica popolare reinterpretando canti siciliani di tradizione orale, dalla poesia popolare a quella dei cantastorie, dal repertorio contadino a quello sacro, con particolare attenzione al racconto del mondo femminile. Autrice di Cuttuni e lamé. Trame streuse di una canta storie, edito nel 2017, con la produzione artistica di Puccio Castrogiovanni e la partecipazione di Alfio Antico.
Si interessa alla riscoperta del prezioso patrimonio poetico nella lingua gallo italica di San Fratello, Messina e, nel percorso di esplorazione delle isole linguistiche ancora vive in Sicilia, ha preso parte al progetto Skanderband, che lavora sul repertorio Arbereshe.
Dal 2008 è cantante solista dell’Orchestra Popolare Italiana dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, diretta da Ambrogio Sparagna. Nel 2013 ha inciso La Custodia del Fuoco con il Majarìa Trio, in cui si rielaborano i testi delle raccolte ottocentesche di Lionardo Vigo e Giuseppe Pitrè in chiave etno jazz.
Ha fondato la Casa Museo del Cantastorie di Paternò, centro di produzione e creazione dell’arte della narrazione e ha cantato le colonne sonore di film per il cinema, documentari e video d'arte tra cui Mine Vaganti di Ferzan Ozpetek, Romanzo criminale di Stefano Sollima, La doppia ora di Giuseppe Capotondi, La Siciliana ribelle di Marco Amenta.
Canta in siciliano, italiano, portoghese, inglese, spagnolo e gallo-italico.
Puccio Castrogiovanni
Polistrumentista e compositore catanese, fondatore del gruppo I Lautari, ha collaborato, tra gli altri, con Carmen Consoli, Alfio Antico, Riccardo Tesi e Goran Bregovic e per il teatro con Gabriele Lavia, Franco Zeffirelli, Peppe Barra, Pino Micol e Giorgio Albertazzi.
Dal 2007 collabora con la Compagnia Zappalà Danza firmando le colonne sonore degli spettacoli “Instrument 1”, “A. Semu tutti devoti tutti” (Premio Danza&Danza2010), “Odisseo, il naufragio dell’accoglienza”, “Sud Virus”, “I am beautiful”. Attualmente dirige l’Ensemble Jacaranda, Piccola Orchestra Giovanile dell’Etna.
Virtuoso di marranzano, declina il suono gli strumenti tradizionali alla creatività contemporanea, contaminando le sue composizioni di sonorità world, popolari e elettroniche.