28DOMENICAFebbraio
Nella casa Casa Giovamare
zona Palmanova
Palmanova (UD)
Offerta minima suggerita per questo evento: 12 euro.
Come viene calcolato il suggerimento
Due passi sono
di e con Giuseppe Carullo e Cristiana Minasi
Durata 50 minuti
In un rapporto di apparente normalità, un uomo e una donna, nel cicaleccio ossessivo di un linguaggio di coppia, elaborano una lingua tra Sicilia e Calabria in cui va a consolidarsi l’insostenibile malattia dei rapporti.
Città:
Palmanova (UD)
Zona:
Palmanova
Capienza:
30 persone
Orario Apertura:
21:00
Orario Aperitivo:
Non Specificato
Offerto dalla Casa
Prepara tutto il padrone di casa. Non puoi proprio rifiutare!
Orario Spettacolo:
Non definito
Due passi sono
Sinossi spettacolo:
Due piccoli esseri umani, un uomo e una donna dalle fattezze ridotte, si ritrovano sul grande palco dell’esistenza, nascosti nel loro mistero di vita che li riduce dentro uno spazio sempre più stretto, dall’arredamento essenziale, stranamente deforme, alla stregua dell’immaginario dei bimbi in fase febbricitante. Attraversano le sezioni della loro tenera e terribile, goffa e grottesca vita/giornata condivisa. Sembrano essere chiusi in una scatoletta di metallo, asettica e sorda alle bellezze di cui sono potenziali portatori, ma un “balzo” - nonostante le gambe molli - aprirà la custodia del loro carillon. Fuoriescono vivendo il sogno della vera vita da cui non è più necessario sfuggire, ma solo vivere, con la grazia e l’incanto di chi ha imparato ad amare la fame, la malattia, i limiti dello stare.
Immagine-cripta sacra, surreale e festosa, quella del loro matrimonio, dove come in unagiostra di suoni, colori e coriandoli, finiranno per scambiarsi meravigliosi propositi di poesia.
Vogliamo, tra le righe della poesia farci portavoce di una generazione presa dai tarli cui è preclusa la possibilità di realizzare, con onestà e senza compromessi, le proprie ambizioni. Sentiamo pesante l’immortalità della tragica favola di Romeo e Giulietta lì dove nulla di vivo resta se non i vecchi, la cui faida e il cui egoismo, non il caso, hanno ucciso i giovani. Romeo e Giulietta potranno finalmente stare insieme ma solo nella cripta, col loro amore per l’eternità nelle statue d’oro che i carnefici eleveranno a ricordo. Abbiamo voglia di sfidare il mito e celebrare il lieto fine nella vita, o quantomeno nella speranza della stessa, e non nella morte avendo avuto la paradossale e sacrale fortuna di toccarla in vita. Così tra le piccole e grandi, tra le giustificate e ingiustificate, paure di questo percorso di conoscenza chiamato vita, per gioco e incanto, ci si abbandona al sonno vero del sogno lì dove nasce la nuova Bianca vita, progenie che darà continuità al piccolo amore, sempre custodito in ogni cuore.
Carullo-Minasi