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DE PROFUNDIS

di e con Tommaso De Santis

Durata 60 minuti

Un celebre poeta, un nobile studente, due anni di carcere e una lettera. Con ironia e delicatezza, Tommaso De Santis porta in scena un potente messaggio di riconciliazione con il mondo e con la vita, grazie alle parole del genio di Oscar Wilde.

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Ispirato alla celebre lettera che Oscar Wilde scrisse al suo amante Lord Alfred Douglas tra il gennaio e il marzo del 1897, durante la prigionia nel carcere di Reading, De Profundis, La superficialità è il vizio supremo è uno spettacolo che mette in scena la preziosa missiva nella quale il celebre poeta, recluso per quello che all'epoca era il reato di sodomia, condivide un potente e prezioso messaggio di riconciliazione con il mondo e con la vita. Salvare un giovane nobile, la cui esistenza è ricolma di odio e disprezzo, offrendogli un’inedita visione della realtà, in cui l’umiltà e l’amore siano i princìpi cardine del vivere quotidiano, è forse la missione più commovente che emerge dallo scritto. Lo spettacolo, appartenente al genere del Teatro di Narrazione, è stato portato in scena per la prima volta nel 2017, al Teatro di Villa Torlonia di Roma, con un allestimento semplice, essenziale ed evocativo. In fondo, per la loro forza e per la sorprendente grazia, bastano le parole di Wilde, capaci di folgorare le le menti degli ascoltatori di e fare breccia nei loro cuori. "Non c’è prigione al mondo in cui l’Amore non possa fare breccia. Se non capisci questo, allora non puoi capire niente dell’amore"

Tommaso De Santis, attore e gestalt counsellor. Si è formato a Madrid presso l'Estudio Corazza para la Actuación. E' stato aiuto regia di Vinicio Marchioni negli spettacolo Uno Zio Vanja e I soliti ignoti. Recita inoltre diretto da Anna Redi ne La Conferenza degli Uccelli. Scrive, dirige e interpreta gli spettacoli De Profundis - La superficialità è il vizio supremo, Una Vita per un’Idea - La Storia di Silvano Fedi e Scholè, la rivoluzione della Scuola di Barbiana.

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