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Primi passi sulla luna

di e con Andrea Cosentino

Durata 70 Minuti

Dice che la notte del 20 luglio del ’69 in tutto il mondo interplanetario. Non c’è stato un furto, un omicidio, una rapina, uno scappellotto. Erano tutti li davanti a Neil Armstrong. E questo cosa vuol dire? Vuol dire che se tutti guardassimo di più la televisione il nostro sarebbe un mondo migliore

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Divagazioni provvisorie per uno spettacolo postumo

 

Il lavoro di Andrea Cosentino inquadra immagini del futuro ormai passate, prendendo spunto dal quarantennale del primo allunaggio, passando per il centenario del manifesto futurista, il cinquantenario della creazione della prima Barbie e i dieci anni dalla morte di Stanley Kubrick.  Lo sbarco sulla luna dà il la a una schiera di improbabili personaggi per dissertare di sosia viterbesi di Armstrong e torri gemelle, monoliti, alieni e spiritualità, scimmie, tapiri e licantropi. Ma l’allunaggio della notte del 20 luglio del ’69 è anche l’evento mediatico attraverso il quale misurare l’inattingibilità del reale in un’epoca la cui verità coincide con il suo darsi in rappresentazione.

Andrea Cosentino, radicalizzando la sua ricerca, ci presenta una performance che rifiuta di farsi spettacolo, e si dà sotto forma di frammenti di un’opera impossibile, capolavoro postumo e incompiuto, improvvisazioni e digressioni senza rete e lista di ingredienti forniti crudi agli spettatori, perché ognuno li cucini a proprio piacimento e misura. Al cuore del tutto c’è uno squarcio di storia intima, anch’essa forse vera-forse falsa, quasi una confessione offerta in sacrificio, che ha a che fare con la paternità e le fragilità dell’infanzia.

Contro la sete di realtà, l’ossessione per le storie vere, i fatti di cronaca e i reality show, Cosentino ci conduce in un viaggio surreale, esilarante e struggente, portato avanti al tempo imperfetto, che è il tempo dei giochi e dei sogni, e che si dissolve al presente.

 

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Andrea Cosentino
(Chieti, 1967) è attore, autore, comico e studioso di teatro. Premio speciale Ubu 2018.
Inventore, proprietario, conduttore e conduttrice unico/a di Telemomò, la televisione autarchica a filiera corta.

Tra i suoi spettacoli La tartaruga in bicicletta in discesa va veloce (spettacolo finalista “Premio Scenario” 1998), il ‘dittico del presente’ costituito da L'asino albino e AngelicaTelemomòPrimi passi sulla luna, Not here not nowLourdes (spettacolo vincitore “Teatri del sacro 2015” con la regia di Luca Ricci), Trattato di economia (in collaborazione con Roberto Castello), Kotekino riffFake Folk e Rimbambimenti.​

Le sue apparizioni televisive vanno dalla presenza come opinionista comico nella trasmissione AUT-AUT (Gbr-circuito Cinquestelle) nel 1993 alla partecipazione nel 2003 alla trasmissione televisiva Ciro presenta Visitors (RTI mediaset), per la quale inventa una telenovela serial-demenziale recitata da bambole di plastica. È promotore del PROGETTO MARA'SAMORT, che opera per un'ipotesi di teatro del-con-sul margine, attraverso una ricerca tematica, linguistica e performativa sulle forme espressive subalterne. 

Premi ​

1995 | Premio IDI “Mario Apollonio” per la miglior tesi di laurea di argomento teatrale.

2015 | Premio Teatri del Sacro con lo spettacolo “Lourdes” liberamente tratto da un testo di Rosa Matteucci con la regia di Luca Ricci.

2018 | Premio Speciale UBU “per la sua lunga opera di decostruzione dei linguaggi televisivi attraverso la clownerie, e in particolare per Telemomò, che attraversa i suoi lavori da anni”.

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Recensioni dello spettacolo

06/04/2019
Natascia Luscietto

allunaggio sulla Terra

Visto a: BaseCarlo

Il: 23 Feb, 2019

Spettacolo ben strutturato, gran capacità comunicativa dell'attore che ha saputo divertire, commuovere e ragalare immagini.

Voto:

Saluto alla casa: grazie per l'accoglienza!

03/04/2019
Tiziana Migailo

Viaggiare insieme Tiziana e Peppe

Visto a: Casale Gatta Morena

Il: 30 Mar, 2019

La prima di teatroxcasa nel casale Gatta Morena non poteva essere che questa: Pirotecnico atterraggio nell'animo di tutti i partecipanti. Non stiamo qui a parlare dello spettacolo ma delle reazioni: riso, pianto, silenzi, partecipazione, applausi e poi nei giorni a seguire telefonate di entusiasmo per quello che è stato. Il teatro di Andrea è un viaggio spaziale in mezzo e insieme a trentacinque astronauti, emozione limpida. Un grazie dal cuore profondo ad Andrea e a teatroxcasa

Voto:

Saluto alla casa: Tiziana e Peppe - Casale Gatta Morena

25/02/2019
Rossella Kohler

Un monologo di altissimo livello

Visto a: TEATRO DI PAGLIA

Il: 24 Feb, 2019

Nonostante sia ormai abituata all'elevata qualità degli spettacoli di TeatroxCasa, il monologo di Andrea Cosentino mi ha stupito per il perfetto insieme di componenti narrative e comunicative. Un bel testo, interessante e coinvolgente, ironico e profondo. Un'ottima recitazione, che si capisce che sia di lunga scuola, ma che offre spunti innovativi e imprevedibili. Si ride, tanto, ci si commuove, si tirano sospiri di sollievo. Nulla è mai scontato. Grazie ad Andrea e a tutta l'organizzazione.

Voto:

Saluto alla casa: Cari padroni di casa, siete stati fantastici! Tutto ben organizzato, aperitivo ottimo, atmosfera rilassata. E la casa bellissima! Grazie!

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Rassegna Stampa

Il Giornale

21|01|2010

Forse la notte del 20 luglio ’69 è solo un preteso. Fatto è però che Primi passi sulla luna di e con Andrea Casentino è uno spettacolo lunare. Ovverosia: sghembo, altalenante, umorale, straniante, persino malinconico. Di quella malinconia agrodolce che mescola sogno e realtà, Storia e vicenda personale, innaffiando con umorismo le associazioni più stravaganti. Un cabaret postmoderno, insomma, dove l’estroso artista abruzzese (ormai da tempo stabilitosi a Roma) verifica con coraggioso spirito di ricerca lo stile drammaturgico e recitativo già profuso nei precedenti lavori.. (Laura Novelli)

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Teatro e Critica

09|01|2010

E’ la capacità affabulatoria di Cosentino che si determina lì in quel momento davanti al pubblico, è una corda tesa tra il narratore e i suoi spettatori…Il risultato è uno spettacolo vivo, imperdibile, fatto di pancia e cervello, godibilissimo in tutte le sue parti che mostra un “Cosentino drammaturgo” maturo e coraggioso. Andrea Pocosgnich 

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