Bim Bum Bang!
di e con Elena Vanni. Regia Tage Larsen
Durata 60 minuti
Un uomo, il suo potere, la sua creatura. In un passato che non sparisce. La storia di un’ azienda, di una famiglia. Le gloria delle armi e il sorriso di una bambina.
Commedia leggera sulla leggerezza delle armi
Un uomo, il suo potere, la sua creatura.
In un passato che non sparisce.
La storia di un’azienda, di una famiglia.
Le gloria delle armi e il sorriso di una bambina.
Un uomo che odora di soldi, luoghi comuni e lati oscuri.
Un uomo che ha perso qualcosa di molto prezioso.
Una pistola, una leggenda, il fascino di un mito locale e mondiale.
Bastano un pollice e un indice per dar vita a un oggetto inequivocabile: bang!
Lui e lei.
Un monologo incrociato. Due punti di vista che si raccontano e corteggiano,
si inseguono e scontrano sino ad arrivare a…
Una storia a tratti grottesca, paradossale.
L’unica via per raccontare la realtà. La realtà è che Brescia è una delle capitali mondiali nella produzione delle armi leggere.
Non mi interessa denunciare alcuna azienda, non mi interessa fare i nomi.
Mi interessa invece fotografare una mentalità, perfettamente riassunta nella frase:
“Se non le faccio io le fa qualcun altro, allora è meglio che le faccia io!”
Una mentalità per la quale nessuno è mai direttamente responsabile, per la quale il mondo va così e l’economia non s’arresta, nella quale siamo tutti coinvolti e, allo stesso tempo, tutti assolti.
Partendo dalle griglie del teatro fisico dell’Odin Teatret ci siamo tuffati in un altro mondo.
Tra racconto, cinema, fumetto, sogno e realtà.
Con il patrocinio dell’Osservatorio permanente sulle armi leggere di Brescia www.opalbrescia.it
da un’idea di Riccardo Borsoni e Elena Vanni.
di e con Elena Vanni
regia di Tage Larsen.
patrocinato da O.P.A.L.
-Vincitore del Premio alle arti Lidia Petroni, 2010, Brescia.
-Finalista del Bando di drammaturgia contemporanea, ARGOT OFF, Roma.
-Vincitore del Bando Live act. Trento
Bim Bum Bang!
Una sola attrice. 2,5 metri di profondità per la scena. Alla casa è richiesto un tavolo e una sedia.
Recensioni dello spettacolo
29/08/2018
Eleonora Tosco
Ottimo lavoro
Visto a: Sereia
Il: 19 Lug, 2018
Lei è brava. Brava e capace di inchiodare il pubblico in una sala per un'ora. Incredibile capacità di passare da un personaggio all'altro, di caratterizzarlo senza confondere lo spettatore. Caricature grottesche in grado di strappare un sorriso nella presentazione di una vicenda tragica. Ben fatto!
Voto:
Saluto alla casa: grazie di cuore per l'accoglienza splendida e calorosa
27/11/2016
Anna De Nuzzo De Nuzzo Anna
Divertimento impegnato.
Visto a: Casa della Gioia
Il: 27 Nov, 2016
Dico semplicemente che mi sono divertita molto, ho riso, ma ho anche sgranato gli occhi con indignata sorpresa per ciò che la storia mi raccontava. Non posso, però, tralasciare di sottolineare quanto mi ha impressionato l'acrobatica recitazione, sì acrobatica, ma senza "pacchianeria", perché le tantissime acrobazie 'sciorinate' sotto gli occhi dello spettatore sono un tutt'uno con la storia la incarnano con elegante sintonia al punto che la recitazione si confonde con la mimica e la danza e la danza diventa recitata: complimenti e BRAVO!
Voto:
Saluto alla casa: Grazie a Paola, cordialissima padrona di casa che con semplice confidenza ha reso piacevolissimo il pre e post spettacolo: grazie!
27/11/2016
Mercedes Bidetti
Brava Elena!
Visto a: Casa della Gioia
Il: 27 Nov, 2016
Spettacolo surreale in cui Elena dà prova di tutta la sua esperienza e capacità di attrice interpretando il protagonista della storia e i personaggi non protagonisti con grande abilità e una mimica straordinaria. Lo spettacolo è coinvolgente ed è stato molto apprezzato da tutti i presenti.
Voto:
Saluto alla casa: Grazie a Paola dell'ospitalità.
Rassegna Stampa
Gioco & giochi
01|11|2010
Una storia dai tratti surreali, grotteschi, che scava nelle contraddizioni delle persone e che vuole essere un monito per tutti noi, per farci aprire gli occhi sull’uso delle armi.
01|11|2010
Gioco & giochi
Le stecche? gli acuti della vita
Una storia dai tratti surreali, grotteschi, che scava nelle contraddizioni delle persone e che vuole essere un monito per tutti noi, per farci aprire gli occhi sull’uso delle armi.
Bresciaoggi
21|08|2010
Un giorno mi sono inoltrata lungo una piccola provinciale della mia provincia e, cammina cammina, per incanto mi sono ritrovata in Valtrompia. E a Gardone Valtrompia ho trovato un tesoro: armi, belle armi, tante armi.
21|08|2010
Bresciaoggi
Elena Vanni dentro il mercato delle armi
Un giorno mi sono inoltrata lungo una piccola provinciale della mia provincia e, cammina cammina, per incanto mi sono ritrovata in Valtrompia. E a Gardone Valtrompia ho trovato un tesoro: armi, belle armi, tante armi.