The Show
Sementerie Artistiche - con Elisa Denti
Durata 60 minuti
Quarant'anni, single, leggermente in sovrappeso. Adele è cinica, timida, tagliente e con una bestia interiore assopita sotto il disagio che l'accompagna in ogni momento della sua vita: soprattutto quando è costretta ad iscriversi ad un corso di wrestling.
Entriamo con Adele nella palestra dove sta per iniziare un corso di wrestling: è costretta a doverlo frequentare per un mese come pegno per una scommessa persa con le amiche. Un monologo a metà tra la stand up e la commedia, The Show è una confidenza al pubblico fatta di battute, goffaggini e affetto attraverso una triangolazione continua tra i suoi pensieri, gli spettatori e l'interazione con gli altri personaggi. The Show parla di alienazione e intimità, della gioia terrificante del cambiamento, parla di amicizia. Parla di vulnerabilità e di meschinità, di incomprensioni, del diritto ad essere felici. In un mondo che fa di tutto per essere prestante e competitivo, una storia intima di ascolto e cambiamento nel breve arco di una semplice, e innocua, avventura di wrestling. Grazie alla regia di Luigi D'Elia la corsa si fa poetica, ed il wrestling un volo.
The show è un progetto nato dalla collaborazione tra Elisa Denti, Manuela De Meo e Luigi D'Elia. Manuela De Meo, autrice del testo, è fondatrice della compagnia Sementerie Artistiche che ha prodotto lo spettacolo. Sementerie è una compagnia e un centro culturale della provincia di Bologna attiva dal 2016. Elisa Denti, attrice e formatrice teatrale, diplomata alla Scuola Paolo Grassi di Milano ha completato la sua formazione con il diploma di Alta Formazione presso il Social Community Theatre Centre di Torino diretto da Alessandra Rossi Ghiglione. Luigi D'Elia, riconosciuto autore e narratore della compagnia Inti ha firmato in questa occasione la sua prima regia.
The Show
"Non è facile far ridere con eleganza, senza esasperare i paradossi, senza ricorrere alla volgarità o a iperboli grottesche. Manuela De Meo ci riesce con questo testo agile, ben recitato, che è insieme rito iniziatico e percorso di autoanalisi (...) Adele pare una sorda smarrita dentro un film sonoro: si ritrova per caso e per inerzia tra spogliatoi, sacchi da box e corde di ring. Conosce pittoreschi energumeni con la canottiera slabbrata, donne giunoniche dai capelli ossigenati, avversarie con la faccia, la coda, il nome da cavallo. E invece il wrestling le apre un mondo. Tra puzza di piedi, personaggi improbabili e situazioni che paiono uscite dalla penna di Benni o Bukowski, assistiamo all’evoluzione di un personaggio inizialmente impacciato e guardingo, via via disinibito, deciso a cambiare vita e visione del mondo, capace di stupire se stesso e gli altri. VINCENZO SARDELLI - KLPTEATRO.IT -
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